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“CHE JACUVELLA” … ovvero l’ingarbugliata vicenda dei “nemici di Maiori”

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In merito alla turbolenta polemica tra il sindaco di Maiori e la stampa locale, alcune considerazioni.

Come gruppo civico, che si interessa dell’habitat e del paesaggio, sentiamo il dovere di esprimere la nostra opinione su alcune evidenze che emergono da questa kafkiana vicenda.

Il sindaco  posta le sue considerazioni sulla pagina del gruppo “Con Tonino Capone”. Parla praticamente di aria fritta; poi incolpa fantomatici nemici di Maiori di azioni che, se messe una appresso all’altra, non fanno altro che tornargli contro come un boomerang.

Se la memoria non ci inganna, l’area sotto sequestro è stata utilizzata negli anni passati per attività ludiche e una parte, di fatto, come spiaggia libera.

I fatti di questi giorni non sono conseguenza di una speculazione, ma solo delle omissioni dell’amministrazione comunale o di altri enti. Un territorio abbandonato e privo di cura, un cantiere a cielo aperto senza controlli di sicurezza né pulizia da anni. Tra l’altro, un’area sottratta alla cura della salute pubblica in quanto è stato spostato l’atterraggio degli elicotteri per il soccorso dal porto al campo sportivo nel Demanio.

Inoltre, giusto per spaziare oltre il porto, il fiume, per il secondo anno consecutivo, non viene incanalato nella condotta sottomarina; l’impianto, dedicato a impedire che la foce del Reginna sia inquinata durante il periodo estivo, ha funzionato per quarant’anni e più. Questa amministrazione sembra ne abbia deciso la definitiva dismissione. Per avere una foce ben inquinata? A quale fine?

Vi è stato anche il problema della condotta di depurazione a Costa d’Angolo e della sua manutenzione.

Le analisi di questi anni dimostrano che l’impianto di depurazione di Maiori è perfettamente funzionante,tant’è che perfino la recente rottura della condotta, per caratteristiche e localizzazione, non ne pregiudica il buon funzionamento e la salubrità delle acque di balneazione. Ma è legittimo iniziare a dubitare che, poiché anche l’incuria e mancanza di manutenzione hanno dei limiti, questa situazione possa essere finalizzata a giustificare la realizzazione del depuratore consortile.

Tornando al problema in questione e ai nemici di Maiori, va spezzata obbiettivamente una lancia a favore della stampa. Infatti, la notizia pubblicata a suo tempo richiamava semplicemente l’ordinanza firmata dal sindaco.

Adesso delle due, una: il sindaco nega l’evidenza delle proprie azioni, oppure non ne è consapevole e non legge quello che firma.

È necessario approfondire l’argomento.

Il dragaggio di porti, darsene e specchi d’acqua, nonché il trattamento della sabbia estratta, è regolamentato da una serie di normative che mirano a garantire la protezione ambientale e la sicurezza delle operazioni. La Regione Campania, come altre regioni, ha inoltre integrato le relative norme nazionali ed europee; ciò si evidenzia attraverso una serie di leggi regionali e regolamenti che disciplinano tali attività.

Queste normative e linee guida sono volte a garantire che le operazioni di dragaggio siano condotte in modo sicuro ed ecologicamente sostenibile, minimizzando l’impatto ambientale e promuovendo il riutilizzo e il corretto smaltimento dei sedimenti dragati. Esse in generale obbligano gli enti a implementare determinati processi e attività.

Le operazioni di dragaggio devono rispettare normative ambientali, ottenendo le necessarie autorizzazioni come ad esempio la Valutazione di Impatto Ambientale. È fondamentale condurre studi sui sedimenti per valutarne la composizione e il livello di eventuali contaminazioni. Durante le operazioni, bisogna monitorare l’impatto ambientale per proteggere gli ecosistemi locali. I sedimenti dragati devono essere trattati e POI eventualmente riutilizzati, se possibile, per scopi come il ripascimento delle spiagge. È essenziale informare e coinvolgere le comunità locali nelle decisioni, garantendo trasparenza. La collaborazione con autorità regionali, nazionali ed enti di ricerca dovrebbe aiutare ad adottare le migliori pratiche. Infine, bisogna assicurare che le operazioni di dragaggio rispettino le normative di sicurezza sul lavoro e protezione della salute pubblica.

Ci siamo dilungati su questi aspetti tecnici per evidenziare quanto queste attività siano cruciali per assicurare che le operazioni di dragaggio possano e debbano essere eseguite in modo sostenibile, riducendo al minimo l’impatto ambientale e promuovendo la sicurezza e il benessere delle comunità locali.

Noi, ovviamente non sappiamo, e non tocca a noi saperlo, nel caso specifico quali delle attività citate fossero necessarie; e se quelle necessarie siano state previste ed attuate, e CHI le abbia eventualmente autorizzate. Siamo però certi che i tempi per effettuare le attività di programmazione ed esecuzione, qualunque siano, non sono tali da giustificarne la concentrazione in una giornata a stagione turistica già in corso.

Siamo anche certi che, se c’è stato un errore, il sindaco e la giunta possono prendersela solo con loro stessi e non di certo possono indicare come “nemici di Maiori”:

  • chi ha eventualmente segnalato, meritoriamente, una situazione poco chiara;
  • gli organi di informazione che hanno segnalato il problema partendo da un’ordinanza pubblicata sull’albo del Comune e firmata dal sindaco.

Abbiamo letto ultimamente che l’operazione è stata effettuata a ‘cura’ della Regione Campania …

… con tali premesse TREMIAMO PER I PROSSIMI LAVORI DEL TUNNEL E DEL DEPURATORE!

 

 

 

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LE CONTROVERSIE SUL DEPURATORE CONSORTILE DI MAIORI E LA PROSSIMA TORNATA ELETTORALE. IL NOSTRO PUNTO DI VISTA.

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La realizzazione del depuratore consortile di Maiori, situato all’ingresso della Valle del Demanio in provincia di Salerno, continua a generare forti controversie. Il Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana si oppone fermamente alla costruzione di un impianto a terra, sostenendo che le condotte sottomarine potenziate con la depurazione biologica MUDS rappresentino una soluzione più ecologica ed efficace. Al contrario un impianto a terra potrebbe comportare problemi di gestione a lungo termine e impatti negativi sull’ambiente, compresa la relativa emissione di CO2.

Il comitato propone quindi l’implementazione della tecnologia MUDS, che sfrutta la depurazione biologica attraverso condotte sottomarine azzerando l’impatto ambientale.

Durante la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Minori, la lista civica “Le Formichelle un’altra prospettivaha incluso nel proprio programma l’adozione della tecnologia MUDS.

Questo approccio innovativo evidenzia una crescente attenzione di questo gruppo politico verso soluzioni che combinano efficacia e sostenibilità ambientale.

Tuttavia, è importante notare che nel programma della lista non ci sono riferimenti espliciti al progetto in corso né una chiara posizione di contrarietà. Questa omissione può essere comprensibile solo se si interpreta il programma come influenzato dal contesto della campagna elettorale e da una logica limitata al proprio comune, dove il depuratore è percepito come un problema esclusivo dei Maioresi e non di interesse per Minori.

Una prospettiva che va in ogni caso superata a beneficio di una visione d’insieme della Costiera Amalfitana. Questo però è un problema culturale che dovrà coinvolgere i cittadini prima che i rappresentanti istituzionali, altrimenti resterà solo un’idea votata al fallimento.

Guardando al presente e alla contingenza delle prossime elezioni, la proposta MUDS potrebbe rappresentare un punto d’incontro tra sviluppo infrastrutturale e tutela del territorio, offrendo un modello di riferimento per l’intera Costiera amalfitana e per altre località costiere italiane.

La questione resta aperta e l’ipotesi di un’attenzione dell’attuale classe dirigente verso questi temi appare molto remota.

È necessario un cambiamento nella classe dirigente della Costiera Amalfitana, con amministrazioni capaci di coniugare le esigenze di sostenibilità con la salvaguardia del prezioso patrimonio naturale della costa.

Minori ha l’opportunità di determinare una svolta nell’attuale amministrazione comprensoriale, cambiando orientamento e leadership, promuovendo un futuro sostenibile per tutta la Costiera Amalfitana, e al contempo frapponendo un ostacolo concreto alla realizzazione di due opere inutili e dannose in corso di progettazione: IL TUNNEL MINORI-MAIORI e IL DEPURATORE CONSORTILE DI MAIORI.

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COMUNICATO: APPELLO AI CITTADINI DELLA COSTIERA AMALFITANA

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In vista delle elezioni europee e amministrative dell’8 e 9 giugno 2024, il Comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana” lancia un appello ai cittadini dei comuni della Costiera, in particolare dove si vota anche per rinnovare i Consigli comunali. Il nostro territorio, patrimonio dell’umanità, merita una gestione comune e condivisa che superi le limitate visioni localistiche.

La frammentazione amministrativa ha complicato la gestione del territorio, rendendo essenziale l’unità politica e istituzionale della Costiera Amalfitana. Il Comitato pone all’attenzione delle liste elettorali e dei consiglieri comunali in carica alcune problematiche cruciali: l’impatto ambientale e paesaggistico del tunnel Minori-Maiori e del depuratore di Maiori, la necessità di un ampio Piano di Assetto Idrogeologico e misure per contrastare il sovraffollamento turistico.

Il Comitato invita i cittadini a votare in base ai programmi elettorali, esigendo visioni programmatiche precise per il bene pubblico e la tutela del territorio. È ora di pensare a programmazione e prevenzione a livello territoriale, e ovviamente invita a partecipare alle iniziative di contrasto a opere inutili come il tunnel Minori-Maiori e il depuratore di Maiori. Continue Reading

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1096 FIRME – PEC INVIATA

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