Fonte testo: Il quotidiano del sud – Giovanna Dell’Isola.
L’ipotesi della struttura comprensoriale Maiori-Minori-Ravello-Scala-Atrani
Il sistema depurativo previsto per i Comuni di Maiori e Minori fa parte del Grande Progetto –Comparto 6, di cui è soggetto attuatore la Provincia di Salerno ed è finanziato nell’ambito del POR Campania 2014-2020 con delibera di Giunta Regionale del 18.05.2016, successivo Decreto n.43 del 01.06.2016 e definitivo decreto di ammissione a finanziamento del 02 novembre 2016 n.10, e si inquadra in una più ampia distribuzione delle risorse e degli investimenti strutturali che la programmazione regionale ha affidato allo strumento dei Grandi Progetti.
Ad esso è stato collegato il comparto 3 (Ravello, Scala e Atrani) unificando l’impianto di depurazione e considerandolo una soluzione alternativa per la destinazione finale dei reflui verso il futuro grande impianto di località Demanio nel Comune di Maiori. Si tratta in sostanza di prevedere una condotta che colleghi il punto finale di recapito da Marmorata verso l’attuale localizzazione del depuratore di Minori del quale è prevista la dismissione in favore di un impianto di pre-trattamento e sollevamento dei reflui verso Maiori ed il nuovo depuratore. In questo modo, tutti i reflui dei comparti 3 e 6 verranno trattati in un unico impianto. Il progetto del grande depuratore al quale si è addivenuti prevede la concentrazione dei trattamenti di depurazione dei reflui dei 5 Comuni di Ravello, Scala, Atrani, Minori e Maiori presso un unico impianto e verrebbe interessata un’unica area, la Valle del Demanio.
Si legge nel progetto che la soluzione di concentrare presso località Demanio di Maiori, in luogo defilato e nascosto, ma dimenticando che si tratta di un’area di grande pregio ambientale aggiungiamo noi, tutti i trattamenti dei reflui dei 5 Comuni di Ravello, Scala, Atrani, Minori e Maiori, costituisce una soluzione ecologicamente compatibile e migliorativa, consente il recupero energetico dai reflui fognari, in un approccio di economia circolare, riduce l’impatto dei mezzi di gestione sulla viabilità della Costiera, offre una interessante opportunità al Comune di Maiori per ottenere a corollario dell’impianto alcune importanti strutture pubbliche come il parcheggio, l’isola ecologica ed il magazzino comunale, e gli consente di ottenere in uso parte dell’energia prodotta dall’impianto.
La collocazione a quota elevata del depuratore potrà anche consentire di recuperare le acque trattate per uso irriguo, mediante condotte dedicate che potranno essere portate in pressione verso le aree verdi comunali per la loro irrigazione a costo zero. COMPARTI ATTUATIVI IMPORTO Comparto attuativo 3 – Area Dragone (Scala, Ravello, Atrani) euro 11.672.047.00 Comparto attuativo 6 – Area Reginna Maior (Maiori e Minori) euro 17.042.877,00.
La condotta sottomarina di 18 km proposta dall’Ausino alla Provincia
L’Ausino servizi idrici integrati ha proposto alla Provincia di Salerno invece una soluzione alternativa ai progetti di realizzazione dei depuratori in Costiera Amalfitana a servizio dei Comuni di Maiori, Minori, Ravello, Atrani, Scala e in più Tramonti con il collettamento dei reflui al depuratore consortile di Salerno che appare essere più sostenibile e meno aggressiva per il territorio.
La soluzione analizzata è rappresentata essenzialmente da una condotta sottomarina di adduzione, della lunghezza di 18,1 km circa, che consentirebbe di evitare di realizzare i due nuovi impianti di depurazione: Maiori-Minori (27.000 ab.eq.) e Ravello-Atrani-Scala (11.500 ab.eq.) oltre al futuro e necessario potenziamento di un terzo impianto, ovvero quello di Tramonti (7.000 ab.eq).
Il confronto tra le due alternative, ambedue compatibili con le normative vigenti, è stato sviluppato tenendo conto dei seguenti aspetti: economici, tempi di attuazione, urbanistici e di fattibilità ambientale, di gestione, di garanzia per l’ambiente. Dal punto di vista ambientale e naturalistico, va sottolineato che la soluzione del collettamento esaminata consentirà di evitare un’ulteriore ed impattante urbanizzazione del territorio, particolarmente vincolato e patrimonio dell’UNESCO, con altre opere edilizie, con l’installazione di macchine che comportano maggiori consumi energetici e produzione di anidride carbonica, quindi di gas che producono effetto serra.
Il fondale marino nella tratta compresa tra l’attuale stazione di rilancio in condotta sottomarina di Maiori e il litorale del Comune di Salerno, in corrispondenza con la foce del torrente Fuorni, è ideale per la posa della condotta, che per motivi prudenziali verrà interrata con una ricopertura di 1,30 mt in sabbia. Altro aspetto positivo la migliore utilizzazione dell’impianto di depurazione consortile di Salerno che si otterrebbe con la soluzione proposta, il quale già è dotato del personale per il funzionamento H24, delle opere civili, delle macchine, delle forniture elettriche, degli impianti di trattamento fanghi. Pertanto, la soluzione analizzata comporterà una riduzione generalizzata dei costi specifici di trattamento dell’impianto medesimo, spingendolo verso valori di efficienza ben più elevati degli attuali, data l’invarianza di molte delle voci unitarie che concorrono alla formazione dei costi. Inoltre con la condotta sottomarina si avrà il dimezzamento del numero di impianti di depurazione presenti lungo la costiera, con il conseguente beneficio ambientale sia in termine di impatto delle singole installazioni, sia in termini di riduzione della movimentazione dei fanghi.
COSTO STIMATO DELLA CONDOTTA SOTTOMARINA Euro 15.720.000.
Last modified: 20 Giugno 2024