IL CIRCO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MAIORI

52

Written by:

Condividi

Dopo che l’amministrazione comunale di Maiori per mesi ha disapplicato lo Statuto comunale circa la formazione di una commissione preposta a giudicare l’ammissibilità dei quesiti referendari riguardanti il Depuratore consortile e il Tunnel Maiori Minori, costringendo il comitato referendario, tra le altre cose, ad adire a ricorsi amministrativi e legali, a sorpresa nell’ultimo consiglio comunale, nei punti all’ordine del giorno c’è stata la discussione della costituzione della commissione, come se tutte le azioni precedenti non ci fossero mai state.

Riceviamo dal Comitato Referendario di Maiori e pubblichiamo.

È con un misto di stupore e con una certa dose di sadico divertimento che il Comitato referendario e la cittadinanza prendono atto della “geniale” operazione dell’Amministrazione comunale.

La quale, dopo avere dichiarato irricevibile nel lontano agosto dell’anno scorso la richiesta del Comitato per l’attivazione del procedimento referendario su due opere pubbliche ritenute nefaste per il futuro di Maiori e senza provvedere alla costituzione della Commissione prevista dall’art. 79 dello Statuto comunale, con il conseguente esame da parte della stessa dei due quesiti referendari, ha deciso improvvisamente di riportare in Consiglio comunale l’istanza del Comitato.

Proprio mentre i termini sembrano spirati ed è in corso ancora un giudizio presso il Tribunale civile e, nel mentre, le elezioni comunali incombono, rendendo impossibile la celebrazione del referendum.

La motivazione non la conosciamo ma la presumiamo quasi con certezza.

Questa “strategia” dimostra una maestria rara nel trasformare la cosa pubblica in una commedia dell’assurdo dove la logica è un’opzione facoltativa e la trasparenza un optional.

Il Sindaco e la maggioranza sembrano avere dimenticato che la democrazia è un processo serio che richiede il rispetto delle scadenze e dei provvedimenti giudiziari.
Preferiscono, invece, inscenare un nuovo atto del loro spettacolo personale ignorando:

  1. la dichiarazione di irricevibilità emessa e mai revocata neanche in autotutela, come tante volte avevamo suggerito;
  2. il diritto dei cittadini a vedere risolti i propri reclami senza dovere assistere a un eterno rinvio.

Concludiamo con una nota di “sincera gratitudine” per averci regalato un’altra dimostrazione di come alcuni comportamenti, in aggiunta alla burocrazia, possano trasformare un semplice provvedimento amministrativo in una farsa senza fine.
La cittadinanza, stanca ma ancora vigile, continua ad osservare

 

 

 

Loading

Last modified: 12 Novembre 2025

Comments are closed.

Follow by Email
Share
WhatsApp