L’obiettivo del Sindaco di Maiori è chiaro. Ritardare le procedure per l’indizione del referendum e creare confusione.

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Premessa: Chiarimenti necessari sulle affermazioni del sindaco.

Nell’attesa della lunga gestazione e pubblicazione della delibera di Consiglio comunale (non conforme alle procedure previste dallo statuto) sul referendum, si rendono necessarie alcune considerazioni in base alla registrazione video del Consiglio Comunale.

Il sindaco nella sua lunga filippica, frammista a lamentazioni di biblica memoria, parla, con sfrontata falsificazione della realtà, della mancanza di proposta alternativa.

Il depuratore, secondo questa ipotesi, potrebbe non essere costruito dove è stato pianificato, ma andrebbe elaborata un’idea diversa e proposta ai cittadini per ottenere consenso e ottenerlo attraverso le elezioni presentando una proposta politica.

Come singoli cittadini e membri del comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”, siamo stati esplicitamente e implicitamente citati dal sindaco durante l’ultimo consiglio comunale, in occasione della discussione sulla richiesta di referendum.

È necessario chiarire alcune dichiarazioni che risultano inaccurate e fuorvianti rispetto alla realtà dei fatti, se non addirittura false. Queste affermazioni richiedono una corretta interpretazione, per evitare che si diffondano informazioni errate su un tema cruciale come la depurazione e la tutela ambientale della nostra comunità.

L’alternativa esiste ed è già funzionante.

In merito al progetto del depuratore a Maiori, è importante ribadire che la condotta sottomarina attualmente in funzione rappresenta già un trattamento appropriato delle acque reflue. Non ci sono motivi per considerare la sua inefficacia, poiché, come stabilito da una sentenza passata in giudicato e dalle analisi condotte dall’ARPA Campania, l’impianto esistente depura efficacemente le acque di Maiori. Gli episodi di inquinamento pelagico rilevati in passato non sono attribuibili agli scarichi del nostro comune; essi non hanno alcun collegamento con la gestione dei reflui locali ma sono dovuti a fattori esterni, tranne casi particolari e occasionali. Ad esempio la foce del torrente Reginna, il quale nei tempi di magra d’estate non viene incanalato da due anni nell’apposita condotta senza motivi apparenti.

Pertanto, l’attuale soluzione non solo è funzionante, ma è anche sostenibile e adeguata. Se si desidera migliorare ulteriormente il sistema, basterebbe implementare l’infrastruttura esistente con tecnologie avanzate, come il MUDS  (Marine Underwater Depuration System), oppure portare i reflui al depuratore di Salerno come già si fa al comune di Cetara.

Entrambe le opzioni garantirebbero una migliore efficienza, senza richiedere la realizzazione di un nuovo depuratore, che sarebbe costoso e invasivo.

L’alternativa è già disponibile.

Contrariamente a quanto affermato dal sindaco, un’alternativa concreta esiste e non è frutto di improvvisazione. Non è necessario creare nuove strutture quando le infrastrutture attuali possono essere potenziate in modo sostenibile.

Nel recente passato il comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”, insieme a consiglieri di opposizione, ex amministratori e cittadini, ha criticato costruttivamente il progetto del depuratore proposto e ha avanzato delle soluzioni alternative, tra cui il miglioramento della condotta sottomarina esistente o anche il collegamento alla condotta di Salerno.

Queste proposte sono perfettamente praticabili e rispettano sia l’ambiente che le risorse economiche della comunità.

Non è necessario partecipare alle elezioni per proporre soluzioni.

Le associazioni civiche, come “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”, non devono candidarsi alle elezioni per proporre soluzioni.

Il nostro ruolo è quello di offrire contributi concreti al dibattito pubblico e alla gestione del bene comune, indipendentemente dalle dinamiche elettorali.

Proporre alternative valide è un diritto, e la nostra partecipazione ha sempre avuto l’obiettivo di arricchire il confronto pubblico, non certo di cercare potere politico.

Impatto economico e turistico: un falso problema.

Il sindaco ha suggerito che l’opposizione alla costruzione del depuratore potrebbe generare incertezze per gli investimenti nel settore turistico e, di conseguenza, danneggiarne lo sviluppo.

Questa affermazione è fuorviante. La condotta esistente è già in grado di trattare efficacemente le acque reflue, e il suo potenziamento non solo manterrebbe la situazione attuale, ma la migliorerebbe ulteriormente.

Non vi è alcun rischio per gli investitori o per il turismo locale, e l’ipotesi che lo stop al depuratore consortile nel demanio possa avere effetti negativi è infondata

Al contrario, un sistema di depurazione più efficiente e sostenibile contribuirebbe a rafforzare l’attrattiva turistica della zona; come è accaduto nel comune ligure di Laigueglia che nel 2019, anche grazie al sistema MUDS, ha ottenuto la bandiera blu.

Conseguenze legali e finanziarie: altre affermazioni infondate.

Durante il consiglio comunale è stato inoltre ventilato il rischio di responsabilità risarcitorie derivanti dall’interruzione delle procedure di gara in corso per la costruzione del depuratore. Questo è del tutto falso. Sia per il progetto del depuratore sia per la galleria, non sono stati ancora espressi tutti i pareri necessari e non è stato presentato alcun progetto esecutivo. Di conseguenza, non vi è alcuna base legale per procedere a risarcimenti, come chiarito dai bandi di gara stessi. Pertanto, i timori di responsabilità legali o di risarcimenti risultano privi di fondamento.

Falso Allarmismo: la condotta sottomarina funzionante smentisce il Sindaco.

Infine, il sindaco ha anche testualmente dichiarato che: <<“Bisogna spiegare ai cittadini che oggi buttare acqua reflue in mare, scaricare reflui in mare, è un reato, cioè non è una cosa che uno può omettere di fare, è un reato e le conseguenze di reiterare un reato chi tutela le leggi dovrebbe ben conoscere e le conseguenze le dovremmo spiegare poi a coloro che fanno balneazione, a coloro che fanno turismo, a coloro che vengono negli alberghi e quant’altro.”>>.

Questa affermazione sottolinea, sì, la necessità di un sistema di depurazione efficiente, che nessuno mette in discussione, ma volutamente ignora che l’attuale condotta già rispetta le normative vigenti. Il sindaco stesso è stato assolto dal reato, con sentenza definitiva, proprio grazie al corretto funzionamento della condotta sottomarina.

Pertanto, non esiste attualmente alcun reale rischio di reiterazione del reato, contrariamente a quanto erroneamente dichiarato.

In sintesi:

  • L’alternativa esiste: La condotta sottomarina attuale è funzionante e rappresenta già una soluzione efficace. Può essere ulteriormente migliorata con tecnologie come il MUDS o realizzato il collegamento a Salerno, senza la necessità di un nuovo depuratore.
  • Nessun impatto negativo sul turismo: Il sistema attuale non crea incertezze per gli investitori, anzi, il suo miglioramento porterà a una gestione più sostenibile delle risorse ambientali, con benefici per il turismo.
  • Nessuna responsabilità risarcitoria: Non esistono progetti esecutivi che potrebbero eventualmente condurre a richieste di risarcimento. Infine, il rischio di perdere finanziamenti non è legato all’opposizione civica, ma a scelte amministrative ottuse e potenzialmente dannose.

In conclusione, le affermazioni del sindaco risultano infondate; una evidente manovra per perdere tempo e rendere impossibile indire il referendum per l’inizio del 2025.

Le alternative esistono e sono pienamente praticabili, senza la necessità di ulteriori costruzioni o spese eccessive.

Sarebbe ora di valutare  queste proposte con serenità e spirito di comunità, senza falsificazioni o strumentalizzazioni politiche.

Maiori 04/10/2024

Last modified: 6 Ottobre 2024

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