In conseguenza delle nostre sollecitazioni abbiamo registrato reazioni diversificate dei candidati a Sindaco per le elezioni comunali di Maiori.
Il Sindaco uscente non risponde; già questa è una risposta in quanto gli atti amministrativi degli ultimi 5 anni depongono per una convinta adesione alle due opere da noi contestate, tunnel e depuratore.
Salvatore Della Pace boccia il tunnel e boccia la logica delle opere pubbliche non legate ad una visione d’insieme della Costiera amalfitana.
Apprendiamo oggi, con viva soddisfazione, dalla pagina social una presa di posizione netta e definitiva della lista #MAIORIDINUOVO: <<La nostra posizione, già contraria a tali interventi, si è arricchita di ulteriori preziosi contributi grazie all’incontro con il Comitato “tuteliamo la Costiera Amalfitana” che si è tenuto ieri sera. Sosterremo il loro impegno, sosterremo le VERE politiche ambientali nel nostro territorio.>>
Riteniamo necessarie alcune puntualizzazioni per contribuire al dibattito della campagna elettorale sull’argomento:
- Un’amministrazione che subentra é nelle condizioni di libertà di bocciare qualsiasi progetto della precedente, anche con un’analisi ponderata dei costi ambientali-sociali-economici, di eventuali benefici e, in sintesi, del loro rapporto in relazione all’investimento da effettuare.
- I finanziamenti proposti non vanno necessariamente e supinamente accettati; rimandare indietro soldi che verrebbero investiti in maniera impropria, se non con palese inutilità di spesa, non è uno scandalo ma la concreta evidenza di possedere visione di governo e chiari indirizzi programmatici.
- Ove e se possibile i finanziamenti vanno ovviamente salvaguardati e reinvestiti preservando così la funzione sociale, produttiva e occupazionale dell’investimento pubblico con l’effetto moltiplicatore.
Infine ci piace ricordare a 10 anni dall’assassinio, il fulcro del programma di Angelo Vassallo quando nel primo comizio lanciò un messaggio destinato a travalicare l’apparente paradosso lessicale: “Per andare avanti bisogna tornare indietro”.
Ribadiamo di conseguenza che la delicatezza del nostro territorio sotto l’aspetto idrogeologico si coniuga indissolubilmente al valore del suo paesaggio naturale, agrario e urbano riconosciuto dall’UNESCO quale Patrimonio mondiale dell’Umanità, e ne fa un unicum irripetibile, anche grazie all’opera dell’uomo, da preservare e valorizzare. Quindi auspichiamo un governo del territorio alternativo a quello rappresentato dal sistema delle grandi opere che aggrediscono il territorio e servono solo a spendere grandi cifre di denaro pubblico.
È un’idea già scritta sul territorio dalla morfologia e dalla sua storia, ove gli interventi si devono conciliare sempre con il valore urbano e paesaggistico e siano rispettosi delle leggi di conservazione anziché aggirarle in deroga o violarle.
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Last modified: 20 Giugno 2024