Il Coordinamento Cittadino di Maiori sul problema depuratore ha prodotto un volume sia in formato elettronico che cartaceo dal titolo “DOSSIER DEPURATORE”.
La pubblicazione raccoglie i recenti documenti prodotti in relazione alle ultime tre azioni promosse contro il depuratore consortile nel Demanio e per una soluzione sostenibile.
Il documento è diviso in tre sezioni, organizzate in ordine cronologico dalla iniziativa più recente, la Nota al Ministro dell’Ambiente Prof. Cingolani, alla delibera del Consiglio comunale di Maiori n. 49 e all’allegata proposta di delibera, per chiudere con i documenti relativi alla DIFFIDA E MESSA IN MORA – RICHIESTA DI PROVVEDIMENTI IN AUTOTUTELA al Comune di Maiori, Provincia di Salerno, Regione Campania e alla Commissione Edilizia Integrata Ambientale di Maiori.
La recente pubblicazione dell’ARPA Campania sulla qualità delle acque marine in Campania e l’individuazione dei punti critici, tra i quali emerge la località Marmorata di Ravello, ma non lo specchio d’acqua antistante il Comune di Maiori rende ancora più urgente e necessario un immediato contrasto, anche attraverso lo strumento giuridico del ricorso amministrativo, da parte di quella parte maggioritaria della popolazione di Maiori che è contraria a quest’opera pretestuosamente inutile, costosa e dannosa per l’ambiente naturale e per l’economia turistica della città di Maiori e della costiera.
Il Comitato “Tuteliamo la Costiera amalfitana”,nell’ambito del Coordinamento cittadino di Maiori sulla depurazione, si rende disponibile a promuovere e gestire una raccolta fondi on line per finanziare eventuali iniziative legali di cittadini con interesse precipuo sull’argomento e sostenerle, anche con la co-sottoscrizione, quale soggetto rappresentativo di interessi diffusi e collettivi.
È fondamentale che in questa fase i cittadini, insieme ai rappresentanti istituzionali e le associazioni, si rendano parte attiva nel contrasto all’opera attraverso forme di partecipazione democratica, quali manifestazioni di protesta, ma anche mediante azioni legali.
Nessuna strada va lasciata intentata per fermare questa opera insensata e pericolosa con inutile dispendio di denaro pubblico, soprattutto in presenza di concrete alternative che non penalizzano l’obiettivo fondamentale di salvaguardia del mare e di depurazione delle acque reflue ma al contempo garantiscono un approccio sostenibile commisurato alla fragilità geologica e ambientale della Costiera amalfitana.
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Last modified: 19 Giugno 2024